Titolo: "L'Impero del Vampiro"
Autore: Jay Kristoff
Casa Editrice: Oscar Mondadori Vault
Trama:
Gabriel De Leòn, per metà umano e per metà mostro, ultimo Santo D'argento e ultima speranza per il genere umano di sopravvivere ad una catastrofe immensa. Siamo al ventisettesimo anno di un'eterna notte in cui i Vampiri e altre creature mostruose hanno preso il sopravvento, scatenato una carneficina e stanno portando a compimento la volontà di ergersi al di sopra dell'umanità e dare vita ad nuovo grande impero guidato dal Re Sempiterno.
Ambientato in una Francia buia, remota e medievale la narrazione della storia è dal punto di vista di Gabriel e si suddivide in 3 archi temporali: Il presente, nonché da dove ha inizio il libro, in cui Gabrièl è rinchiuso dai suoi nemici in una torre sorvegliata, insieme ad un Vampiro che lo costringe a raccontare la sua storia da servitore del Sacro Ordine D'argento partendo dalla sua infanzia. Il passato, raccontanto da Gabrièl, che si alterna continuamente tra tempi più remoti della sua giovinezza (più o meno fino ai 16 anni) a tempi più recenti, prima che venisse catturato (all'età di 35 anni). Siamo di fronte, dunque, ad un libro complesso che ha in sé diversi elementi ricorrenti e figure più o meno conosciute del sovrannaturale e in generale del fantasy, che vengono usati con estrema bravura ed originalità inserendo dinamicità alla trama e colpi di scena continui.
Sono rimasta molto sorpresa dal rinnovato talento di Kristoff nel far arrovellare il cervello per capire cosa stesse accadendo, quali fossero le reali implicazioni di ciò che si sta leggendo e sul peso reale di ogni personaggio all'interno della storia.
Ho avuto occasione di leggerlo per un GDL #gliamicidimessercortese , e con i miei prodi compagni di avventura, più volte ci siamo dilungati in teorie sul destino dei vari personaggi e sulla loro vera natura (e quante risate...! Infatti è stata davvero una bellissima esperienza! ❤) I personaggi sono complessi e ben caratterizzati, primo fra tutti proprio Gabriel, che ho adorato dalla prima all'ultima pagina, nei momenti migliori e in quelli peggiori.
Posso dire con tutta onestà che tra le altre opere che ho letto di Kristoff, Gabriel, al momento è il primo personaggio che stimo di più dal profondo del mio cuore. Si denota la sua crescita ed è bello vedere come ci sia una continua evoluzione fatta di alti e bassi, rimanendo comunque coerente con la propria indole caratteriale.
In generale, ho trovato degno di nota anche il personaggio di Dior e quello di Astrid, quest'ultima mi ha davvero affascinato tantissimo, ma potrei trovare aspetti davvero interessanti in tutti.
Tengo a sottolineare il netto miglioramento della scrittura di Kristoff, specie nella rappresentazione delle ambientazioni e del mondo creato, della potenza scenica, dell'analisi dell'animo dei personaggi e infine, nella presenza di quelli che ormai potrei definire "i suoi marchi di fabbrica" (anche se al momento ho letto soltanto la serie di Nevernight) ovvero un linguaggio colorito che potrebbe dare fastidio, come anche la distorsione di un cristianesimo rivisitato.
Ciò dimostra che è errato considerare questo libro un YA e personalmente lo inserirei tra i New Adult e lo sconsiglio a quelle persone un po' più sensibili su questi aspetti. Personalmente non li considero in negativo, poiché li ho trovati coerenti e soprattutto motivati. Sono la prima a pensare che non ci sia cosa più irritante di una parolaccia detta gratuitamente, tuttavia non è questo il caso. Troviamo così tanta drammaticità, dolore e difficoltà e tutto sembra legato a fragili speranze per delle imprese che appaiono davvero disperate, da rendere questo libro entusiasmante, appassionante ed epico. Non vedo l'ora di scoprire di più nei prossimi libri! 😍❤️
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