TITOLO: "La Dea in Fiamme"
AUTRICE: R.F. Kuang
CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault @oscarvault
Ho letto questo libro aspettando più tempo del previsto per svariati motivi, ma necessitavo di sapere al più presto come si sarebbe conclusa una delle trilogie più cruente e devastanti dal punto di vista psicologico che io abbia letto fin ora. Posso dire con certezza che è unica nel suo genere ed è stato impossibile non appassionarmi. ❤️🩹🔥
Questa trilogia è incentrata sulla guerra. È un dato di fatto. La guerra diventa una sorta di protagonista e ci accompagnana costantemente. Questo elemento può spaventare e può essere considerato pesante, ma non c'è da aspettarsi molto altro da questa storia e quindi per chi ama leggere di tattiche di guerra, di lunghi periodi di estenuante lotta e difficoltà che raggiungono quasi l'impensabile... allora sicuramente fa al caso vostro.
Ritroviamo Rin che continua stupire sia in positivo che in negativo. Lei è davvero un personaggio grigio come mai ne ho visti prima, e anche qui vediamo quanto in realtà il suo carattere sia formato da una grossa fetta di egocentrismo, strafottenza e picchi d'incoscienza. Spesso sembra compiere atti che la avvicinano sicuramente più al "nemico", oppure si ripetono situazioni in cui sembra non avere valori morali.
Tuttavia, all'improvviso notiamo atteggiamenti che la vedono schierarsi verso un lato buono. Soprattutto perché Rin lotta, lotta e lotta continuamente per un auspicabile (e forse anche utopico) "bene" o quantomeno per qualcosa di migliore della realtà che sta vivendo.
La cosa che più mi ha toccato di questo libro è come davvero in realtà non ci siano mai stati dei "buoni" e dei "cattivi", ma che tutti hanno compiuto degli sbagli pensando di fare meglio o di portare un qualche miglioramento a problemi che da decenni flagellano una nazione. Il fatto che colpisce è che non si vede mai una fine e dopo una guerra non ci sono né vincitori, né vinti... rimane solo chi sopravvive.❤️🩹
Tuttavia, non c'è solo guerra, morte e distruzione, poiché grazie alla presenza dello sciamanesimo si crea un elemento fantasy molto forte e travolgente, oltre che originale, che ne smorza la pesantezza.
Inutile dirvi che le parti in cui si parla del lato spirituale e mitologico di questi popoli orientali mi ha sempre affascinato tantissimo.
Infatti ho adorato tantissimo le parti in cui si palesava lo spirito della Fenice, o i fatti legati alla nascita della triade e per ultimo la presenza del Drago del fiume.🐉
Un elemento particolare è stato anche quello del contrasto tra credenze religiose che divide Oriente e Occidente e di come ci sia sempre qualcuno che vuole prevalere e rendere assoluto il proprio credo.
Per quel che riguarda gli altri personaggi, devo dire che sono sempre rimasta a bocca aperta per le dinamiche che intercorrono tra loro, non c'è mai nulla da dare per scontato e ci saranno sorprese continue!
Infine, l'unico vero appunto che sento di dover fare e che mi ha fatto storcere il naso, è stato proprio il finale (intendo le ultime 10 pagine) perché avrei preferito ben altro. Però mi tocca accettarlo anche a dimostrazione di quanto sia stato assolutamente ingegnoso e fuori da ogni schema tutto ciò che avevo letto fino a quel momento. Vi giuro che leggendolo penserete continuamente a quanto tutto sia perfettamente assurdo, ma totalmente in linea con quello a cui ci ha abituato la Kuang, che si fa beffe della speranza e della sanità mentale (dei personaggi, ma anche del lettore 🤯❤️🩹)
Bastano come motivi per iniziare questa trilogia? 🔥
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