TITOLO: "La Repubblica del Drago"
AUTRICE: R.F. Kuang
CASA EDITRICE: Mondadori
Finalmente ho letto anche il secondo libro della trilogia de "La Guerra dei Papaveri", ma ammetto che ancora oggi non so bene come fare ad esprimere tutto ciò che penso riguardo a questo libro, il quale senza ombra di dubbio è stato davvero unico e memorabile.
La trilogia è composta da:
La Guerra dei Papaveri
La Repubblica del Drago
La Dea in Fiamme
Una cosa è sicura, ormai si è creato un feeling pazzesco con la storia, soprattutto grazie al fatto che questo libro fa fare al lettore un ulteriore passo avanti rendendolo pienamente partecipe di dinamiche ancora più complesse e intricate.
Infatti le vicende sono sempre più controverse, se da un lato sembra di poter vedere una luce o una flebile speranza, dall'altro, si fa strada la consapevolezza di aver preso un grosso abbaglio.
Non c'è un minuto di calma e in cui si possa pensare di poter riprendere fiato, l'azione è continua e il ritmo incalzante. Infatti, per me non era pensabile leggere in momenti in cui ero troppo stanca e poco lucida. L'attenzione deve rimane alta per comprendere tutto fino in fondo e, nonostante io sia una lettrice "lenta" (anche nel capire le cose 😂), questa volta devo dire di essere molto fiera di me! Rimane comunque il fatto che ci ho impiegato due settimane piene e va bene così, se le merita davvero.🖤
I personaggi sono spettacolari, sorprendentemente umani e riservano sorpese continue, ma la protagonista Rin è qualcosa di unico... rimane talmente tanto umana da sbagliare e riprovare, da cadere e rialzarsi continuamente, tra rabbia distruttiva e pura follia. Riesce a farsi odiare e amare costantemente.
Va anche detto che in questo libro la conosciamo molto meglio e, anche se lentamente, matura e cresce tantissimo. Soprattutto finalmente vediamo il suo percorso interiore di presa di coscienza e accettazione dei propri limiti, paure.
Personaggio preferito oltre a Rin è sicuramente Kitay, ma ho apprezzato tanto anche Ramsa e Venka.
Una cosa su cui voglio mettere l'accento e che mi preme molto è proprio la difficoltà di lettura che questa trilogia porta con sé. Una difficoltà obbiettiva che magari non tutti sono disposti ad affrontare.
Io personalmente l'ho riscontrata eccome! Tuttavia, l'ho affrontata, superata e ci ho visto un qualcosa in più che ha fatto scattare una grandissima nota di merito.
Mi riferisco a tutto il contesto storico, militare, politico, tattico e religioso. Aspetti fondamentali e centrali della narrazione che ci accompagnano praticamente in TUTTE le pagine. Questi, potrebbero essere elementi che non tutti sono in grado di sopportare alla lunga, ma non è neanche la parte più difficile secondo me... Ritengo che la cosa ben più ardua sia riuscire a digerire i temi trattati, i quali sono contornati di scene violente, feroci e brutali che possono urtare tantissimo la sensibilità di ognuno.
Questo per dirvi che anche se sto amando con tutto il cuore questa trilogia, vi consiglio di fare attenzione nell'approcciarvi alla sua lettura, la quale va affrontata con una certa maturità e consapevolezza.
Allo stesso tempo, spero che questa trilogia sia più conosciuta e se ne parli di più perché assolutamente se lo merita. 🔥
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