Titolo: "Io sono Persefone"
Autore: Daniele Coluzzi
Casa Editrice: Rizzoli
Trama:
Il destino di Core, giovane dea, è già stato scritto: regnerà sulla natura, assicurando terreno fertile e raccolti abbondanti. E, soprattutto, non si innamorerà mai, rimanendo casta per sempre. È ciò che sua madre, Demetra, ha deciso per lei e che Core ha sempre creduto di desiderare. Ma il fato è imprevedibile, anche per una divinità dell'Olimpo. Durante una passeggiata tra i campi ai piedi dell'Etna, Core viene rapita: Ade, il sovrano degli Inferi ha scelto proprio lei come sua regina. Improvvisamente, la giovane dea si trova sola in un mondo tenebroso e sconosciuto, popolato da anime defunte e divinità mostruose: gli Inferi sono la sua nuova casa, e Persefone il suo nuovo nome. Fuggire, il suo unico obiettivo. Ma gli opposti esistono solo nella nostra mente, o almeno è ciò di cui vuole convincerla l'oscuro signore degli Inferi. Nel regno della morte, le certezze di Core, dea della vita e della fertilità, cominciano a vacillare. Tocca soltanto a lei, ora, scrivere il proprio destino e scegliere: a quale mondo appartiene davvero?
Quando ho visto questo libro, ho letteralmente deciso all'istante che sarebbe stato mio, perché amo immensamente i retelling, la mitologia e soprattutto questo particolare mito, quello di Ade e Persefone.😍
La cosa che più mi ha colpito è come l'autore abbia deciso di impostare questa storia, in primis rendendolo godibile ad un ampio pubblico soprattutto a quello più giovane, attraverso una scrittura diretta e piuttosto semplice. In secondo luogo, per aver optato per il solo e unico punto di vista di Persefone, concentrandosi nel mettere al centro la sua personalità e la sua crescita. Infatti, quello che di sicuro non dovete cercare nel libro è il lato romantico, o meglio non la "storia d'amore" tre lei e Ade che certamente è stata di frequente romanzata da altri autori/autrici e di cui io stessa sono una grande fan. Tuttavia, questo non ha affatto reso meno piacevole la lettura, anzi mi ha aiutato a vedere la storia molto più verosimilmente a quel che potrebbe essere stato, a calarmi nella testa di Persefone e, infine, capire il grande trauma che ha subìto. Vediamo come riesce a passare da una Dea minore, che vive all'ombra della madre Demetra e sottovalutata da tutti, a quella che conosciamo come Regina degli Inferi, ma anche portatrice della primavera, quindi la vita, la rinascita dopo il gelo dell'Inverno. Ho amato come il libro non abbia capitoli, ma sia suddiviso in quattro parti, legate alle quattro stagioni e come l'autore abbia messo del suo nella visione d'insieme di questa antica Grecia. Si nota moltissimo il supporto degli studi letterari e classici che hanno indirizzato la narrazione e soprattutto la descrizione degli Inferi e di coloro che vi "abitano".
Però devo dire che Ade non è relegato all'angolo, ci sono delle loro conversazioni che mi sono piaciute molto, che mostrano il suo lato burbero, ma anche totalmente inconsapevole di quel che ha causato. Ancor di più mi sono piaciutie le scene con le Erinni, che ho rivalutato tantissimo e che offrono importanti spunti di riflessione!
Quindi, super consigliato davvero! 😍❤️
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