TITOLO: "La Vita Invisibile di Addie Larue"
AUTRICE: Victoria Schwab
CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault
Si tratta di un fantasy autoconclusivo di Victoria Schwab, che fin ora ho sempre apprezzato come autrice per la sua scrittura coinvolgente e soprattutto flessibile e poliedrica. Infatti riesce sempre a districarsi in vari sottogeneri del Fantasy rivolgendosi alle diverse categorie di pubblico a seconda dell'età.
Questo libro lo consiglierei sicuramente ad un pubblico più maturo e adulto per una completa comprensione, in quanto tratta tematiche molto complesse e profonde dell'animo umano.
Anche la scrittura in sé è complessa, ricca di descrizioni e di salti temporali avanti e indietro nel tempo nella vita della nostra protagonista Addie Larue.
Quindi di cosa parla esattamente? Conosciamo Addie da quando è bambina, la quale nasce in un piccolo paesino della Francia alla fine del 1600. Alle'età di 23 anni non si sente compresa dai genitori, specie dalla madre che vorrebbe vederla sposata e sapersi comportare da donna di casa. Infatti, avendo superato da tempo l'età per sposarsi, si vede costretta ad accettare la proposta di un vedovo. Per questo motivo prima delle nozze si rivolgerà a qualunque divinità in ascolto e pregherà con tutto il cuore e tutta l'anima perché ciò non accada in alcun modo.
Sicuramente verrà accontentata, ma colui che accoglie la sua supplica è un essere malvagio e Addie subirà delle conseguenze davvero inimmaginabili, difficili da accettare e con cui convivere.
Non voglio girarci intorno e vi dico subito che secondo me la Schwab in questo libro ha svolto un lavoro magistrale. A livello narrativo si è dimostrata abilissima perché chi legge vede formarsi a poco poco la storia di Addie, una storia lunga più di 300 anni, formata da tappe temporali, che possono essere paragonate a tessere di un puzzle, e che tutte insieme ci danno la visione di ciò che le è accaduto realmente. Soprattutto riusciamo a comprendere quanto difficile sia stata la sua lunga e invisibile vita, la cosa che più mi ha stupito è stato vedere come abbia trovato il modo di apprezzare e sfruttare la sua posizione in modo estremamente intelligente.
Bellissima anche la spietata danza con l'oscura divinità che l'ha maledetta e che nel corso degli anni si palesa. Ho adorato i loro scambi e il modo di reagire di Addie che man mano matura e sviluppa consapevolezza.
Non voglio rivelare altro perché è un libro che va scoperto, ma voglio consigliarvi di avere pazienza di non dare per scontate molte scene che sembrano poco utili alla trama, perchè ogni elemento ha un significato.
Addie ci porta con sé in un viaggio tra i secoli e le epoche storiche, ci fa sentire il suo disagio e fa riflettere sulla caducità della vita e della piccolezza del mondo, ma anche su quanto esso possa riservare continuamente delle sorprese.
Vi lascio con una delle tante frasi che più ho amato tra quelle che ho appuntato con i post-it.
"I libri sono un mezzo per vivere infinite vite o per trovare la forza di affrontarne una bella lunga".
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