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Immagine del redattoreI Libri di Stardust

"Le Nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley

Aggiornamento: 20 mag 2022



"Avalon sarà sempre accessibile per chi saprà trovare la strada: ma se l'umanità non vi riesce, allora forse questo è il segno che non è pronta."

Titolo: "Le Nebbie di Avalon - Parte Prima"

Autrice: Marion Zimmer Bradley

Casa Editrice: Harper Collins


Quelli che vedete sono i primi due volumi di quattro e tutti insieme compongono "Il Ciclo di Avalon". Ringrazio tantissimo la Haper Collins per avermi omaggiata i questi due libri, rispettivamente: "Le Nebbie di Avalon" - Parte Prima e Parte Seconda.

Io oggi vi parlerò soltanto della Parte Prima, in attesa di leggere con grande curiosità anche il secondo!


Ecco tutti i titoli in ordine:

• Le Nebbie di Avalon - Parte prima

• Le Nebbie di Avalon - Parte seconda

• La Casa Nella Foresta

• Signora di Avalon


Trama:

Potente maga dotata della Vista, Morgaine ha sempre avuto la capacità di scrutare nella mente delle persone e di conoscere i loro pensieri. Ora, in là con gli anni e in pace con il mondo e con se stessa, ha deciso di ripercorrere la propria vita e di narrare l'epica storia dell'ascesa e della caduta di Camelot. E ha scelto di farlo non attraverso le gesta eroiche dei cavalieri della Tavola Rotonda, ma attingendo a ciò che il suo potere le ha permesso di conoscere, per dare finalmente voce alle donne che, insieme a lei, hanno visto il mondo che conoscevano cambiare radicalmente e l'Isola Sacra di Avalon svanire per sempre nelle nebbie. È una storia che inizia quando Morgaine è ancora bambina, con una visione che annuncia a sua madre Igraine l'imminente visita della sorellastra Viviane, la Dama del Lago, e di Taliesin, il Merlino di Britannia, messaggero degli Dei. Sono giunti fino a Tintagel per annunciarle che sarà lei a portare in grembo il Sommo Re, l'uomo destinato a salvare il regno e a garantire la pace e l'unità tra i popoli. Stanca di essere una pedina al servizio di poteri più grandi, Igraine cerca di ribellarsi con tutta se stessa a quella profezia. Ma non si può sfuggire al destino, e ben presto la giovane donna si trova in viaggio verso Londra e verso un futuro che cambierà non solo la sua vita, ma anche quella di sua figlia Morgaine.


 

Il Ciclo di Avalon nasce con l'intento di narrare la leggenda arturiana, tramite la voce di Morgaine, una donna che possiede dalla nascita la Vista: ovvero il potere di vedere eventi futuri. Qui la conosceremo a partire dal suo concepimento dalla madre Ingrane, per poi seguirla nella sua lunghissima vita in cui ha assistito alla nascita e alla caduta dalla leggendaria Camelot di Re Arthur.

I POV sono alternati e tutti al femminile, essi ci trasportano nelle numerose vicissitudini della vita delle donne che mostrano al lettore un lato del tutto nuovo di questa famosissima e antica storia. Ci tengo a precisare che si tratta di una rivisitazione della leggenda originale, la quale è stata partorita dalla mente di Thomas Malory, da cui successivamente moltissime opere hanno tratto spunto.


La particolarità di questo libro è il fatto che mette in luce vicende e tematiche diverse da quelle che normalmente ci si potrebbero aspettare da un Epic fantasy. Ossia l'azione non è rivolta alle strategie politiche o alle guerre nei campi di battaglia, ma si estende su un altro piano, molto meno sanguinoso, ma altrettanto doloroso e insidioso, ovvero nei drammi e nelle sfide continue che vivono le grandi donne protagoniste della storia.

Un'altra grande novità per me è stata quella di non trovare un "cattivo" della situazione, poiché tutti i personaggi sono grigi, ovvero né totalmente buoni, né totalmente cattivi. Si potrebbero indicare come nemici i Sassoni, che stanno invadendo la Bretagna, ma rimane comunque un concetto astratto. Quindi, voglio sottolineare che nonostante questa assenza, che potrebbe creare dispersione, l'autrice ha l'innata capacità di rendere i suoi personaggi davvero credibili e essenzialmente umani con la loro imperfezione fatta di lati positivi e di negativi.


Questo ha fatto sì che mi ritrovassi spesso a cambiare idea riguardo ad alcuni di loro, come è stato per Ingrane, la quale ha avuto diversi alti e bassi, ma anche per Viviane, conosciuta come la Dama del Lago o signora di Avalon. sicuramnte sono donne incisive e che rimagono impresse per il loro carattere poliedrico e un'indole che le rende capaci di bene e male. Morgaine è sicuramente il personaggio più bello e complesso della storia e sono felicissima che le sia stata dedicata questa attenzione, se le merita davvero, cresciamo, soffriamo e goiamo insieme a lei nell'affrontare le mille sfide che continiuamente il destino le infligge.

Contrariamente, la più "odiata" per me è stata Gwenhwyfar, meglio conosciuta come Ginevra, per come ci viene descritta è la pura essenza dell'ipocrisia, dell'inividia e costantemente vittima dell'ignavia. Spesso, a mio parere, si contrappone proprio a Morgaine che è il suo eterno opposto.

Perchè dico questo? Esse sembrano rappresentare e incarnare le due religioni in lotta per assicurarsi la sopravvivenza schiacciando l'altra: il Cristianesimo e il Paganesimo.

Come si può immaginare il pregiudizio, la mancanza di accettazione e la paura fanno da padrone nel quadro di questa narrazione, insieme all'importanza delle tradizioni, usi e costumi della società contadina che si scontra con le regole e gli usi portati dal cristianesimo romano.


Tuttavia, ho riscontrato anche alcuni lati negativi in questo libro, i quali possono essere essenzialmente riassunti in un eccessivo dilungarsi in scene che potevano essere tranquillamente tagliate senza far perdere di significato il concetto d'insieme.

Inoltre, in larga parte si narrano vicende molto pesanti e dolorose da affrontare a livello mentale, creando un'atmosfera piuttosto cupa, tutto ciò, unito alla scrittura solenne della Bradley e ad un eccessivo accanimento su determinati momenti, mi ha portata a dover fare diverse pause dalla lettura. Perciò, non è una lettura adatta a tutti e per tutti, bisogna essere consapevoli di affrontare tematiche cruente e che possono urtare la sensibilità.

Concludo dicendo che si tratta di una saga importante, che per molti temi rimane attuale e trascende gli anni, ma che prevede una certa concentrazione, quindi sconsiglio di leggerla per diletto in momenti in cui si vorrebbe un po' di leggerezza.

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