TITOLO: "Sogni di Mostri e Divinità"
AUTRICE: Laini Taylor
CASA EDITRICE: Lainya Fazi Editore
Ultimo libro della trilogia de "La Chimera di Praga"...ancora non ci credo che questo viaggio sia finito. ❤️🩹
Questa recensione sarà molto emotiva già lo so, ma prometto di essere anche oggettiva come sempre.
Parto quindi col dirvi che si riprende alla grande da dove si era lasciati e se già avevamo capito quanto la situazione fosse difficile e critica, beh ora sembra quasi irrecuperabile!
Ciò che salta immediatamente all'occhio è il ritmo serrato di questo libro, il quale conta ben 567 pagine. Ormai i punti di vista sono tanti e s'intrecciano alla perfezione creando uno schema ritmico ricco di domande e azione continua per trovarvi delle risposte.
Infatti le difficoltà crescono, crescono e crescono; e ci si ritrova a leggere immersi nella curiosità di COME tutto possa trovare una soluzione.
Ora, può scattare una paura più che comprensibile e lecita: in questo modo si può sforare nel "troppa carne al fuoco", che spesso porta ad una fine raffazzonata e poco soddisfacente. Io stessa ci ho pensato, ma da un lato ho sempre avuto fiducia, perché la Taylor per me ha un talento unico e ne ha dato prova con questo finale.
Un finale che per me è stato giusto, completo e memorabile.
Un altro elemento che mi ha colpita tanto, è stata l'introduzione in questo libro di un personaggio nuovo e importantissimo per l'intera storia, il quale mi aveva dato dei dubbi inizialmente poiché si poteva creare confusione. Invece, a mio parere è stato gestito in modo impeccabile ed è stato proprio ciò che ci voleva.
Mi preme tantissimo fare anche una precisazione riguardo ad un aspetto che secondo me è alquanto lampante in questa trilogia: la differenza abissale tra il primo libro e gli ultimi due. "La Chimera di Praga" si apre come una storia fresca e tipica di tanti YA, in cui troviamo la solita ragazza che nasconde in sé qualcosa di più, oltre l'umano; e vi si aprono tanti cliché che possono far pensare agli Urban Fantasy in cui il lato romance è molto presente.
Ma io vi dico con tutta la sincerità possibile che questo è completamente sbagliato...
Già da come finisce il primo, capiamo che sta succedendo qualcosa di diverso e nel secondo il tono cambia completamente per essere, pian piano, sempre più cupo. Tutto assume un ruolo e una profondità ben diversa e ciò mi porta a credere che per questo motivo gli ultimi due libri possano non essere piaciuti o essere stati abbandonati da alcuni.
Quindi, dopo questa prima parte più oggettiva, voglio passare a quella emotiva, che ha davvero un peso enorme, in quanto mi sono talmente tanto innamorata di questa storia e dei suoi protagonisti (tutti, dal primo all'ultimo davvero) che non posso non avere gli occhi a cuoricino! 😍
Si, mi sono innamorata nonostante la grandissima sofferenza che mi ha procurato, perché ahimè le goie sfuggono come sabbia nelle mani, eppure, quando ci sono, sono così fragili che mi facevano una tale tenerezza da riempirmi il cuore.❤️
L' attenzione per cui tutti i particolari hanno una loro importanza, infatti nulla viene tralasciato, e la capacità di farci conoscere nel profondo i personaggi sono sicuramente gli elementi vincenti che ho trovato.
Infine, con grandissimo piacere ho finalmente capito tantissime cose anche de "Il Sognatore", dilogia che avevo letto e amato precedentemente, la quale ha davvero tanti riferimenti a questa trilogia e che consiglio di leggere consecutivamente. 🥹💙
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