TITOLO: "Un Fato così Ingiusto e Solitario"
AUTRICE: Brigid Kemmerer
CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault
Primo libro della trilogia "Cursebreakers", si presenta come un retelling fantasy della fiaba de "La Bella e la Bestia" ed è chiaramente un YangAdult. Ci tengo a sottolineare quest'ultimo aspetto, perché il fatto che possa vagamente essere accostato alla serie di Acotar è assolutamente fuorviante.
TRAMA:
Le cose sono sempre state facili per il Principe Rhen, erede al trono del regno di Emberfall. O almeno, lo sono state finché una potente incantatrice non ha lanciato una spietata maledizione su di lui. Ora Rhen è condannato a rivivere all'infinito l'autunno dei suoi diciott'anni e a trasformarsi in una creatura mostruosa portando dovunque morte e distruzione – e lo sarà finché una ragazza non si innamorerà di lui. Per la giovane Harper, invece, le cose non sono mai state facili. Il padre se ne è andato da tempo lasciandosi dietro una montagna di debiti, la madre è in fin di vita, e il fratello, che riesce a malapena a tenere unita la famiglia, l'ha sempre sottovalutata a causa della paralisi cerebrale che l'affligge: Harper ha dovuto imparare in fretta a fare affidamento solo su se stessa per sopravvivere. Ma un giorno, viene rapita e portata nel magico e terribile mondo di Emberfall perché Rhen possa conquistare il suo cuore e spezzare finalmente il maleficio. Un principe? Un mostro? Una maledizione? Harper è sconvolta e disorientata, ma anche determinata a fare di tutto pur di ritornare nel proprio mondo e dalla famiglia che ha bisogno di lei. Tuttavia col passare dei giorni, man mano che la diffidenza nei confronti di Rhen si trasforma in amicizia (e forse in qualcosa di più) la ragazza si rende conto che anche Emberfall ha bisogno di lei. Perché forze potenti e oscure minacciano il regno e la vita di tutti, e non basterà spezzare la maledizione per salvare Harper, Rhen e il futuro di entrambi dalla rovina totale.
È una storia estremamente leggera che si legge in davvero poco tempo, questo perché la scrittura e la trama in sé sono veramente semplici. In realtà questo aspetto può avere una duplice conseguenza: da un lato tutto rimane poco dettagliato, quindi di veloce impatto e comprensione e spinti dalla curiosità e dalla simpatia dei personaggi si riesce a lasciar correre, dall'altro lato, la semplicità sfocia nella fretta e nella superficialità. Per me questo libro è stato un continuo oscillare tra queste due fasi. Perché da una parte avevo bisogno di qualcosa di leggero che mi tenesse compagnia, da un'altra ho inevitabilmente notato dei punti in cui mancava qualcosa e che varie situazioni spesso venissero risolte in maniera semplicistica.
In generale questo libro per me è un insieme di alti e bassi che comunque gli fanno avere la sufficienza, perché voglio assolutamente andare avanti spinta dalla curiosità di capire e dal fatto che mi sono affezionata ai personaggi.
Infatti, la storia è scritta con pov alternati dei due protagonisti: Harper e Rhen.
Harper non è la solita protagonista a cui siamo abituati perché è affetta da una paralisi celebrale che le procura una disabilità di tipo motorio. Ecco, da una situazione del genere mi aspettavo che si mettessero in luce maggiormente le sue difficoltà, invece alle volte esse scompaiono. Questo ovviamente non la rende meno coraggiosa o tosta perché in realtà lo è davvero, ma con una situazione del genere avrei voluto vedere più aspetti della sua "condizione".
Poi abbiamo Rhen, che invece mi ha sorpreso, al momento il mio preferito, perché è quello che ho inquadrato di più e lo stimo per la sua umanità e dolcezza che va contro all'ideale del "principe spocchioso".
Infine, abbiamo la sua guardia personale Grey... il personaggio più particolare, che incuriosisce perché ancora si sa poco di lui, ma di sicuro è forte e fedele, un amico di cui tutti avremmo bisogno.
Ho apprezzato anche l'ambientazione che è inaspettatamente dinamica. Infatti, ci muoviamo tra due mondi e due epoche: una passata e pseudo-medievale del castello incantato e quella contemporanea dove viveva Harper assieme al fratello e la mamma malata. Inoltre, durante la sua permanenza nel Castello, Harper conoscerà tantissimi nuovi personaggi e l'azione è sempre ben diluita in tutto il libro.
Per quel che riguarda il cosiddetto Villain del libro ovviamente è l'incantatrice che ha dato il via alla maledizione e che non ho affatto disprezzato! È crudele come dovrebbe essere, senza remore e sentimenti. Sicuramente da continuamente filo da torcere quindi ci sta alla grande!
Concludo dicendo che si poteva assolutamente fare di più con questo primo volume, ma credo che abbia lanciato le basi per dei buoni seguiti e per come è finito la mia curiosità è davvero alle stelle ormai! 😁
Un libro perfetto e consigliato per dei lettori giovani che amano le fiabe ricche di amore e avventura. 💙✨️
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