TITOLO: "Un Voto così Intrepido e Mortale"
AUTRICE: Brigid Kemmerer
CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault
Con questo terzo libro, si conclude la trilogia di "Curserbreakers" che mi ha riservato momenti piacevoli e più coinvolgenti ed altri meno memorabili.
Infatti, per me è stata costellata da numerosi alti e bassi sotto vari punti di vista: sia per quel che riguarda la trama, la caratterizzazione dei personaggi ed anche per la scrittura in sé.
Partiamo dall'inizio. Ho apprezzato molto l'idea di base, la quale mi ispirava e ha fatto avere aspettative abbastanza alte, ma che purtroppo si sviluppa male, in quanto l'autrice ha dato tutta un'altra impronta alla storia, facendo sì che perdesse il suo fascino.
In un'ottica generale, questa trilogia nella sua semplicità ha tutto ciò che serve: una protagonista incerta, ma che alla fine si riscopre coraggiosa, un amore impossibile che poi nasce e si sviluppa nonostante le difficoltà, uno sconvolgimento delle carte in tavola da parte di un personaggio, un doppio punto di vista, un antagonista con i fiocchi. Eppure, nonostante questo, perché per me non ha funzionato?
I problemi sono vari, uno di questi è la scrittura in prima persona che ci fa stare nella testa di Harper e degli altri protagonisti, i quali hanno continuamente pensieri in cui si pongono problemi, ma non li esprimono a voce. Questa è una cosa che mi fa davvero imbestialire perché basterebbe parlare. Non mi riferisco solo alle coppie (una in particolare), ma soprattutto al rapporto tra Grey e Rhen, poiché in questo libro tutto si gioca sul fatto che tra i due ci sono cose non dette e che danno il via a una lunga serie di situazioni sempre peggiori. (Per me si sarebbe potuta risolvere in pochissimo tempo se avessero parlato... ma ok.😅)
Un altro "problema" del tutto personale è che ovviamente tutta la storia è pensata per un pubblico molto giovane, quindi l'ho trovata molto "politacally correct", cioè non si sbilancia su nulla e rimane molto sul basico. Un vero peccato, perché appunto il potenziale era alto.
Anche i personaggi li ho messi quasi tutti sullo stesso piano, ovvero non ne ho avuto uno preferito, nessuno mi ha davvero colpito (forse un po' di più Grey); ed infine, anche le coppie che si formano non mi hanno entusiasmato troppo devo ammettere.
Quindi concludendo, è una trilogia molto scorrevole perchè si legge in pochissimo tempo e che consiglio soprattutto ai più giovani per approcciarsi al fantasy senza troppe difficoltà e in cui trovate anche un lato romance soft.
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