Titolo: Unravel Yhe Dusk
Autrice: Elizabeth Lim
Casa Editrice: Oscar Mondadori Vault
Finalmente vi posso parlare del secondo volume conclusivo della dilogia di Elizabeth Lim, intitolata: "Il Sangue delle Stelle".
Trama:
Maia, ormai conosciuta come Mastro Tamarin è riuscita a cucire i 3 vestiti della dea Amana per il grande matrimonio dell'imperatore con la figlia dello Shansen, ma al ritorno dal suo lungo viaggio per trovare la risata del Sole, le lacrime della Luna e il sangue delle Stelle, ritroverà A' landi di nuovo sull'orlo di una grande guerra. Inoltre, è stata vittima di una maledizione da parte di un demone e dovrà mantenere questo aspetto segreto il più a lungo possibile se vorrà cercare di salvare il regno, tenere al sicuro il suo amore e la sua famiglia.
Un secondo capitolo che sembra avere tutte le carte in regola per essere ancora più emozionante del primo, Spin the Dawn, che mi aveva coinvolto molto sin dalla prima pagina. Tuttavia, non è stato così anche per questo, che ho trovato molto lento e ripetitivo per tutta la prima parte. Ho fatto fatica a riconoscere la Maia che avevo lasciato nel primo libro, la quale nonostante la situazione difficile, escogitava un modo per uscirne, senza tornare continuamente sulle proprie scelte e mettendo in dubbio le esperienze affrontate fino al quel momento.
Purtroppo, in questo volume, i continui ripensamenti della protagonista, hanno avuto una brutta influenza sull'andamento di quasi metà libro e di questo mi dispiace molto, perché io già vedevo un potenziale enorme.
Forse, mi viene da pensare, si è trattato di un problema legato alla trama e qualche escamotage da parte dell'autrice per cercare di allungare un po' il brodo. Mi ha dato questa impressione purtroppo, andando a penalizzare parecchio la caratterizzazione di Maia. Fortunatamente dalla seconda metà si è ripreso sempre più, soprattutto dalla ricomparsa di Edan (che poteva avvenire molto prima secondo me) grazie al suo sorriso ha spazzato via la pesantezza, la storia ha ritrovato la giusta piega e io stessa ho ritrovato quel coinvolgimento emotivo che mi era mancato, dato che il lato caratteriale di Maia si era un po' appiattito sotto il peso delle sue paure.
Quindi la mia esperienza di lettura si potrebbe benissimo rappresentare come una linea che parte dal basso e prosegue puntando in alto, infatti il finale, ponendomi in un' ottica globale dell'intera dilogia, secondo me è stato bello, emozionante e giusto. In esso, vi sono state scene davvero perfette in cui la dolcezza di Edan mi ha conquistato e sbalordito. Inoltre, è doveroso per me metterei in luce il personaggio di Lady Sarnai che mi ha stupito, nonostante non mi sia mai stata simpatica, devo dire che la sua personalità complessa, l'ha resa memorabile e ha avuto uno sviluppo sorprendente in entrambi i libri.
Concludendo, mi sento di consigliare questa dilogia, poiché rimane unica e originale, cosa che potrebbe risultare ardua per un Retelling, ma questo aspetto è riuscito alla perfezione. i rimandi ci sono tutti, ma vengono rivisitati rendendo la storia unica e irripetibile. Non siamo di fronte ad una lettura perfetta sotto ogni punto di vista certo, ma ha il suo valore, la sua personalità e sicuramente la ricorderò con piacere.
Comments